Confcommercio Mantova in collaborazione con l'agenzia di viaggi specializzata nell'incoming 'On the Road Travel' ha messo a punto una ricca scelta di itinerari turistici alla scoperta di Mantova e del suo territorio.Di seguito ve ne proponiamo una selezione, che non è da considerare esaustiva: sono moltissime infatti le possibilità di itinerari turistici nella nostra provincia, personalizzabili a seconda dei propri interessi ed esigenze.
Info: tel. 0376 1434771 - cell. 342 832 8292 - info@ontheroadtravel.it
MANTOVA, SABBIONETA, CASTELLARO LAGUSELLO - Percorso UNESCOMantova e Sabbioneta, a distanza di circa 30 chilometri l’una dall’altra, sono state riconosciute insieme dall’UNESCO patrimonio dell’umanità, in quanto, governate entrambe dai Gonzaga, rappresentano esempi altissimi di progettazione urbanistica del Rinascimento, grazie ai numerosi artisti che hanno concorso alla loro realizzazione, producendo capolavori che hanno portato a compimento gli ideali dei Rinascimento stesso. Con un salto nel passato, il visitatore si potrà ritrovare a Bande di Cavriana e Castellaro Lagusello per completare l’itinerario dei siti Unesco della provincia di Mantova. A Mantova, si visiterà il Palazzo Ducale, l’immensa corte dei Gonzaga, Signori della città, con gli affreschi di Mantegna e Pisanello, dipinti di Rubens e Fetti, gli arazzi su cartoni di Raffaello. Una passeggiata attraverso le strade e piazze medievali e rinascimentali porterà alla romanica Rotonda di san Lorenzo e alla prestigiosa Basilica di Sant’Andrea progettata da Leon Battista Alberti nel 1472. La giornata termina con una visita a Palazzo Te, la villa rinascimentale realizzata da Giulio Romano, il miglior allievo di Raffaello. Si prosegue con Sabbioneta, la “città ideale” progettata dal Duca Vespasiano Gonzaga per essere un centro culturale ed architettonico del Rinascimento Italiano. Notevoli sono il Teatro Olimpico di Vincenzo Scamozzi, allievo del Palladio, il Palazzo Giardino e la Galleria degli Antichi. Escursione al sito di Bande di Cavriana, inserito recentemente, insieme a Castellaro Lagusello, nell’elenco UNESCO dei siti palafitticoli alpini. Si prosegue con una visita al Museo Archeologico di Cavriana, ospitato in Villa Mirra, che raccoglie reperti dal neolitico al Rinascimento (circa 7.000 anni) provenienti dai numerosi siti archeologici dei nove Comuni delle zone moreniche dell’Alto mantovano.
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MANTOVA E I BORGHI PIU’ BELLI D'ITALIAA Mantova, si visiterà il Palazzo Ducale, l’immensa corte dei Gonzaga, Signori della città, con gli affreschi di Mantegna e Pisanello, dipinti di Rubens e Fetti, gli arazzi su cartoni di Raffaello. Una passeggiata attraverso le strade e piazze medievali e rinascimentali porterà alla romanica Rotonda di san Lorenzo e alla prestigiosa Basilica di Sant’Andrea progettata da Leon Battista Alberti nel 1472. La giornata termina con una visita a Palazzo Te, la villa rinascimentale realizzata da Giulio Romano, il miglior allievo di Raffaello. A San Benedetto Po si trova un monastero fondato nel 1007 dai Canossa: scoprirete la Basilica, i silenziosi chiostri medievali e il refettorio con un pregevole affresco del Correggio. La visita termina al Museo Etnografico della cultura popolare della Valle del Po. Si prosegue con Sabbioneta, la “città ideale” progettata dal Duca Vespasiano Gonzaga per essere un centro culturale ed architettonico del Rinascimento Italiano. Notevoli sono il Teatro Olimpico di Vincenzo Scamozzi, allievo del Palladio, il Palazzo Giardino e la Galleria degli Antichi. Sulle colline moreniche è situato Castellaro Lagusello, un affascinante borgo dove si può godere della spettacolare vista di un piccolo lago a forma di cuore. Notevole è anche la chiesa barocca di San Nicola e la nobiliare Villa Arrighi con la piccola chiesa di San Giuseppe. A Grazie di Curtatone si trova un antico Santuario dedicato a Maria Vergine e fondato nel XIV secolo. All’interno vi sono statue di miracolati e il coccodrillo che, secondo la tradizione, fu catturato grazie all’intervento della Vergine.
TERRA ACQUA E CIELOLa visita ripercorre le origini della città di Mantova, dal suo nucleo principale di Piazza Sordello attraverso alcune vie cittadine che fiancheggiano il Rio, il canale costruito dall’ingegnere Alberto Pitentino alla fine dell’anno 1100 all’interno dell’imponente opera di sistemazione delle acque del fiume Mincio che circondavano la città, e che diede origine alla formazione dei laghi di Mantova quasi così come li vediamo ora. Imbarco sulla motonave e navigazione fino a San Benedetto Po, sbarco e visita del Polirone. Cena in ristorante e successiva visita all’ Osservatorio Astronomico di Gorgo.
IL PARCO REGIONALE DEL MINCIO E L’ALTO MANTOVANOIl parco del Mincio potrebbe essere definito quasi come la “Camargue” della pianura Padana, trattandosi di una zona umida costellata di canali, specchi d’acqua, una palude molto estesa dove si trovano ninfee, e “trigoli”, le particolarissime castagne d’acqua. Le colline moreniche, invece, che circondano la parte dell’alto mantovano sono famose sia per essere state il luogo delle battaglie risorgimentali, sia per essere state destinate alla coltivazione di viti che producono ottimi vini. I luoghi sono vicinissimi al Lago di Garda di cui risentono anche del clima favorevole e possono essere visitati e percorsi anche in bicicletta. Partendo da Rivalta sul Mincio, con la sua settecentesca Chiesa Parrocchiale, e procedendo verso nord, si arriva a Goito, che prende il nome dall’antico insediamento dei goti, verso la zona collinare di Volta Mantovana, con il caratteristico centro storico. Si prosegue per Monzambano, teatro di uno scontro durante la prima guerra risorgimentale. Procedendo verso ovest, si passa per Castellaro Lagusello, un borgo medievale appartenente ai “Borghi più belli d’Italia”, per ammirare i resti della pressocchè intatta cinta muraria con le sue 4 torri e dove si può assaggiare il “fugasì”, tipica focaccia servita con salumi e formaggi della zona. Da Castellaro, passando per Cavriana, dove si può visitare il Museo Archeologico dell’Alto Mantovano, ospitato all’interno di villa Mirra, si arriva nelle zone che furono scenari delle più sanguinose battaglie del Risorgimento: Solferino, ove nacque la Croce Rossa e San Martino della Battaglia. Il percorso si conclude a Castiglione delle Stiviere, ultimo paese della provincia mantovana sul confine con il bresciano, dove si possono ammirare il Museo Storico Aloisiano, La Chiesa di San Luigi Gonzaga ed il museo della Croce Rossa.
ALLA TAVOLA DEI GONZAGA A MANTOVA – City Break con cooking classLa tradizione culinaria mantovana unisce la raffinatezza della cucina gonzaghesca a piatti popolari di origine contadina, e per questo è stata definita “Cucina di Principi e di Popolo”. Grazie alla grande quantità e qualità di prodotti locali, è una cucina molto ricca e varia. Tra i piatti tipici spiccano i tortelli di zucca e vari tipi di risotti, tra i quali il più famoso è quello “alla pilota”, condito con pesto di carne di maiale e accompagnato dal “puntel” (braciola o costina). Fra i secondi eccellenti sono i salumi, tra i quali il salame mantovano e il cotechino, oppure il luccio in salsa, o ancora il cappone, cucinato secondo la ricetta del 1622 di Bartolomeo Stefani, cuoco della famiglia Gonzaga. Imperdibili sono il Grana Padano o il Parmigiano Reggiano, magari esaltati dalla piccante mostarda mantovana o accompagnati dalle pere IGP. Tra i dolci, accanto alla più nota Sbrisolona, devono assolutamente essere assaggiati l’Anello di Monaco, la Torta di Tagliatelle, la raffinata Helvetia, il rustico e tradizionale Bussolano o la particolare Torta di Zucca. Il tutto viene accompagnato dai vini, produzione d’eccellenza del territorio: ottimi i rossi Lambrusco Mantovano, Cabernet, Merlot e i bianchi Chardonnay, Pinot, Riesling prodotti principalmente nella zona delle colline moreniche. Noi vi faremo assaggiare tutto ciò, ma vi insegneremo anche a cucinarlo, grazie alla collaborazione con un’eccellente chef. Oltre alla cooking class vi proponiamo un pernottamento in hotel **** e una visita guidata dello splendido centro storico di Mantova, durante la quale potrete ammirare Palazzo Ducale, che fu la reggia dei Gonzaga, con l’annesso Castello di San Giorgio, al cui interno si trova la celebre Camera degli Sposi, capolavoro di Andrea Mantegna. E poi si passeggerà tra i monumenti medievali e rinascimentali, a partire da Piazza Sordello, Piazza Broletto, Piazza delle Erbe, con il Palazzo della Ragione, la Torre dell’Orologio e la romanica Rotonda di San Lorenzo. Si passerà anche in Piazza Mantegna, con la splendida Basilica di S. Andrea, nella cui cripta sono custoditi i Sacri Vasi contenenti la reliquia del Preziosissimo Sangue di Cristo.
LE TERRE DI MATILDE DI CANOSSAE’ il percorso che illustra Mantova ed il suo territorio in epoca medioevale, tra fede e cultura, un tracciato delineato dalla importante figura della Contessa Matilde di Canossa, la Grancontessa, come veniva chiamata, che dominerà la scena politica per oltre 40 anni sulle terre da lei ereditate dal padre, Bonifacio, e dalla madre, Beatrice di Lorena. M a è anche l’itinerario per scoprire e degustare le eccellenze enogastronomiche di questo territorio, a partire dal tortello di zucca, con amaretti e mostarda, prodotto tipico già dal 1300, per arrivare al “Turtel Sguasarot” dell’area che comprende Magnacavallo, Borgofranco Po, Carbonara Po, Sermide e Felonica. Sempre Borgofranco Po e Carbonara Po sono importanti produttori di tartufo bianco e nero di ottima qualità, mentre a Sermide viene prodotta la Cipolla di Sermide o Cipolla Paglierina, con cui viene fatto il “tirot”, un particolare tipo di focaccia. E non va naturalmente dimenticato il Parmigiano Reggiano DOP, uno tra i più antichi e rinomati formaggi che si conoscano. Partendo dalla visita di Mantova, il percorso prevede la sosta a Governolo, Revere, Quistello, Sermide, Pieve di Coriano, San Bendetto Po, Pegognaga, dove oltre alle testimonianze storico artistiche , si potranno scoprire e degustare i prodotti tipici locali.
LA STRADA DEL RISOLa cosiddetta “Strada del riso” attraversa una parte della provincia di Mantova caratterizzata da risaie, riserie e una tradizione gastronomica fortemente legata al riso ed in particolare al “Vialone nano”. Vere e proprie capitali del risotto sono Bigarello, Castelbelforte, Goito, Marmirolo, Ostiglia, Castel d’Ario, Roncoferraro, Roverbella, Serravalle a Po, Sustinente e Villimpenta. In particolare, la “Festa del Risotto di Villimpenta”, nel mese di giugno, è considerata la manifestazione gastronomica più importante del mantovano e Castel d’Ario è patria di uno dei piatti simbolo della cucina mantovana: il “Riso alla Pilota De.Co”, secondo l’uso degli antichi pilatori del riso, condito con pesto di carne di maiale e può anche essere accompagnato dal “puntel”, cioè da una braciola o costina di maiale. Sul risotto è immancabile una grattuggiata di Grana Padano o di Parmigiano Reggiano, entrambi di produzione mantovana.
MANTOVA ARCHEOLOGICA – DAGLI “AMANTI DI VALDARO” AGLI SCAVI ETRUSCHI DEL FORCELLOImportanti testimonianze della presenza di Mantova già in epoca preistorica sono visibili nel Museo Archeologico, situato all’interno del Mercato dei Bozzoli, facente parte del complesso di Palazzo Ducale. Dall’11 aprile 2014 il museo ospita la sepoltura preistorica bisoma rinvenuta nel 2007 a Valdaro. La particolarità della scoperta, due individui sepolti insieme che apparivano come abbracciati, spinse i media a chiamarli “Amanti di Valdaro”, nome con il quale sono ormai noti a livello internazionale. A Palazzo Te sono presenti due ricche collezioni permanenti di arte egizia e mesopotamica, mentre in Palazzo San Sebastiano si potranno ammirare alcune lapidi di epoca romana. Nelle immediate vicinanze della città, si trova l’importante sito archeologico del Parco del Forcello, sorto intorno ai resti di un abitato etrusco, dove si possono effettuare laboratori didattici. A Cavriana, iscritta nell’elenco Unesco dei siti alpini palafitticoli, si può visitare l’interessantissimo museo archeologico ospitato a Villa Mirra.
CHIESE E PIEVI DEL MANTOVANOE' un percorso tra fede e cultura, che, partendo da Mantova, attraversa l’Alto Mantovano, il Medio Mantovano e l’Oltrepò. A Mantova si visiterà la Cattedrale di San Pietro, dove è custodito il corpo del Santo Patrono della città, S. Anselmo; la caratteristica Rotonda di San Lorenzo, romanica, fondata nel 1082 da Matilde di Canossa; la magnifica basilica di S. Andrea, che conserva le reliquie dei Scari Vasi contenenti il Santissimo Sangue di Cristo. A Grazie di Curtatone si potrà ammirare l’antico e particolare santuario dedicato alla Beata vergine delle Grazie, impreziosito da statue lignee di miracolati e il coccodrillo che, secondo la tradizione, fu catturato grazie all’intervento della Vergine. Proseguendo a Castiglione delle Stiviere, nell’Alto Mantovano, si potrà dedicare una visita alla Basilica di San Luigi Gonzaga e al Museo Aloisiano e al Museo della Croce Rossa. Degna di una visita, a Cavriana è la Chiesa Parrocchiale di Santa Maria, una delle più belle pievi risalente all’XI sec. Nella Chiesa Parrocchiale di Medole si può ammirare una straordinaria pala d’altare del Tiziano e non va dimenticata la visita alla piccola e poco conosciuta Chiesa di Santa Maria. Notevoli sono gli affreschi ed un prezioso mosaico del XII che abbelliscono la Chiesa di San Tommaso ad Acquanegra sul Chiese. Assolutamente da non perdere la visita a San Benedetto Po con il grandioso complesso del Polirone, legato alla storia e alla famiglia di Matilde di Canossa, la cui tomba originaria è custodita all’interno della basilica.
MANTOVA CITTA' MUSICALEL’amore per la musica, profana e sacra, è da sempre fortissimo a Mantova. I Gonzaga furono mecenati dei più grandi musicisti, come il Palestrina che, per la Basilica di Santa Barbara, dotata dal duca Guglielmo del prodigioso organo dell’Antegnati, compose le famose nove Messe Mantovane. Alla corte dei Gonzaga operò, a partire dal 1590, il cremonese Claudio Monteverdi, di cui si ricorda il celebre “Orfeo”. Anche il giovane Mozart, nel 1770, si esibì a Mantova nel Teatro Bibiena, che il padre Leopold descrisse così: “Oggi ho visto il teatro più bello del mondo”. Giuseppe Verdi, nel 1851, compose Il Rigoletto, opera ambientata nella corte mantovana. Recentemente nei luoghi dove si è svolto il dramma è stato girato il film “Rigoletto a Mantova”. Ma Mantova è stata anche culla di una notevolissima tradizione di liutai, sia locali che provenienti da altre città, come Cremona e Brescia, assieme alle quali divenne uno dei centri più importanti della liuteria mondiale. Ciò a partire dal cremonese Pietro Guarnieri, che prestò la sua opera alla Corte dei Gonzaga, passando da Camillo Camilli, Gaetano Dionelli, il bresciano Stefano Scarampella, fino ai giorni nostri, in cui sono attivi artisti pluripremiati a livello internazionale. L’itinerario prevede la visita della città con particolare attenzione ai luoghi più significativi, legati alla tradizione musicale mantovana attraverso i secoli: Piazza Sordello con la Casa del Rigoletto e il Palazzo Ducale, Il Teatro Bibiena e il Teatro Sociale, da poco restaurato.
SULLE ORME DI NUVOLARI, IL MANTOVANO VOLANTE Un grande mito diventato leggenda: Tazio Nuvolari, soprannominato “il Mantovano Volante”, ha dominato le corse automobilistiche negli anni ’30 ed è, probabilmente, il più grande pilota di tutti i tempi. A lui è dedicato questo speciale itinerario, che lega due grandi passioni: le corse e il buon cibo. La terra natale di “Nivola”, infatti, è ricca di eccellenze gastronomiche, quale, in particolare il risotto alla pilota, piatto simbolo della cucina locale, condito con pesto di carne di maiale e “pontel” (braciola o costina di maiale). Immancabile è la grattata di Grana Padano o di Parmigiano Reggiano di produzione mantovana.
MANTOVA E MARIA TERESA D’AUSTRIASotto il dominio austriaco, che vide Mantova governata dall’imperatrice illuminata Maria Teresa, la città venne arricchita da un teatro ormai famoso in tutto il mondo, il Teatro Scientifico del Bibbiena, oltre che da numerose altre opere quali la Biblioteca Teresiana, di nuovissima riapertura dopo un lungo periodo di restauro, l’Accademia Virgiliana, che conserva una collezione di strumenti chirurgici antichi, l’Archivio di Stato dove sono raccolti i documenti che raccontano l’intera storia di Mantova e del suo territorio, le chiese barocche, Palazzo Canossa, Palazzo d’Arco, abitato fino al 1970 dall’ultima contessa della famiglia e lasciato in eredità alla città. La visita potrà essere completata con le testimonianze barocche a Sabbioneta e con la splendida Parrocchiale a Villa Pasquali.
SAN VALENTINO, L'AMORE NEI MILLENNIMantova, la città dell’amore eterno: dall’abbraccio degli Amanti Neolitici all’ambientazione di parte della storia di Romeo e Giulietta, dall’ Amor cortese dei Cavalieri ai piaceri rinascimentali della corte gonzaghesca. Un affascinante e romantico viaggio nel tempo.