Amianto. Come riconoscerlo e intervenire correttamente

20/09/2011

Amianto. Come riconoscerlo e intervenire correttamente

Cos’è l’amianto?

L’amianto è un minerale naturale a struttura fibrosa. La particolarità delle sue fibre è di essere resistenti al fuoco, agli acidi e alle sollecitazioni a trazione. In passato l’amianto era molto apprezzato per la sua resistenza al fuoco e al calore. Inoltre, poteva essere miscelato anche ad altri materiali (ad es. cemento e resine) per creare dei materiali compositi.

Come penetrano nel corpo umano le fibre di amianto?

Le fibre di amianto tendono a sfaldarsi longitudinalmente e possono essere mille volte più sottili di un capello umano. Se inalate, penetrano in profondità fino a raggiungere gli alveoli polmonari. Le fibre inalate possono rimanere nei polmoni per decine di anni e arrivare persino nel peritoneo e nella pleura. L’amianto può causare una malattia chiamata asbestosi; si tratta di una patologia che colpisce i polmoni e che, ad uno stato avanzato, porta ad insufficienza respiratoria. Accanto a questa malattia, l’amianto è anche causa di varie forme tumorali, tra cui il mesotelioma (a carico del peritoneo e della pleura) e il cancro ai polmoni.

Quali misure si devono adottare in presenza di amianto?

Manipolare i prodotti contenenti amianto in matrice friabile è estremamente pericoloso, in quanto basta una minima sollecitazione per provocare il rilascio di fibre e la loro dispersione nell’aria in elevate concentrazioni. I lavori che comportano un elevato rilascio di fibre d’amianto devono pertanto essere affidati soltanto a ditte specializzate in bonifiche da amianto. Per quanto riguarda i prodotti contenenti amianto in matrice compatta, solo l’uso di attrezzi meccanici (frese, trapani, martelli, ecc.) può liberare fibre in grandi quantità e pertanto è opportuno evitare questi lavori. Se non si possono evitare, è necessario rispettare le norme di sicurezza descritte dalle regole della tecnica.

La normativa cosa dice?    

Per molti anni il rischio di esposizione alle fibre di amianto è stato legato soltanto ai lavoratori del settore; solo a partire dagli anni ottanta l’attenzione si è spostata sulle esposizioni non professionali e sulla possibilità di considerare l’amianto un contaminante ambientale.
Sulla base di queste considerazioni, oltre alla Legge 257/92, che vieta nel nostro paese l’estrazione, l’importazione, l’esportazione, la commercializzazione e la produzione di amianto, sono stati emanati alcuni decreti e circolari applicative con l’obiettivo di gestire il potenziale pericolo derivato dalla presenza di amianto negli edifici, manufatti e coperture.
La messa al bando dell’utilizzo delle fibre naturali di amianto ha determinato che oggi solo gli operatori addetti allo smaltimento dei prodotti contenenti asbesto o alla bonifica degli ambienti, in cui è stato applicato, risultano professionalmente esposti.

Cosa fare in presenza sospetta di amianto?

Se si sospetta la presenza di amianto e se questo rappresenta un pericolo per la salute in caso di lavorazione o utilizzo, è opportuno analizzare il materiale sospetto rivolgendosi a laboratori specializzati. Ricordate però che il prelievo di campioni può causare il rilascio di fibre d’amianto. Quindi, vi consigliamo di informarvi presso il laboratorio di analisi per sapere in che modo i campioni dovranno essere prelevati e imballati per l’analisi e quali misure di protezione devono essere adottate. Una volta rilevata la presenza di materiali contenenti amianto, suscettibili di disperdere fibre nell’ambiente anche senza particolari lavorazioni, è necessario capire se bisogna effettuare una bonifica. Questo vale soprattutto per i materiali contenenti amianto in matrice friabile o con l’amianto allo stato puro. In casi particolari è necessario eseguire delle misurazioni dell’aria ambiente per verificare la presenza di fibre aerodisperse. In questi casi, è bene farsi consigliare da un laboratorio specializzato.

Quali contromisure si possono adottare per limitare il contatto con l’amianto?   

Coloro che eseguono lavori di manutenzione, riparazione o pulizia all’interno di locali dove è presente amianto devono essere informati sulla presenza di tale materiale e sui pe-ricoli cui vanno incontro. Informando le persone e/o segnalando il materiale bisogna evitare che qualcuno svolga inavvertitamente dei lavori sui materiali contenenti amianto e che involontariamente si esponga al rilascio di fibre.

Ancor oggi l’amianto è presente negli edifici costruiti prima del 1990. Spesso, tuttavia, si tende a sottovalutare il pericolo insito nei manufatti contenenti amianto. Per saperne di più vi invitiamo ad esplorare la Casamianto di Suva e scoprire dove si nasconde l’amianto, come identificarlo e intervenire nel modo giusto. Come imparare on-line a conoscere meglio l’amianto: cliccate sull’immagine qui sotto e nella Casamianto virtuale potrete individuare i manufatti contenenti amianto e scoprire cosa fare in questi casi.

 

Condividi linkedin share facebook share twitter share
Siglacom - Internet Partner
Il nostro network