Conto alla rovescia per i saldi estivi: "Evitiamo generalizzazioni che danneggiano la categoria"

29/06/2011

Conto alla rovescia per i saldi estivi: "Evitiamo generalizzazioni che danneggiano la categoria"

Partiranno tra pochissimi giorni gli attesissimi saldi estivi. Il calendario delle vendite promozionali quest’anno va infatti dal 2 luglio al 30 agosto.
Carmen Zapparoli, presidente di Federmoda Mantova, categoria aderente a Confcommercio, commenta così la vigilia dei saldi:
“Oggi, in un momento in cui la crisi ha fatto calare drasticamente i consumi, e ha diminuito in maniera tragica il potere di acquisto delle famiglie, i saldi rappresentano un’occasione imperdibile di risparmio. Secondo uno studio di Confcommercio – continua la Zapparoli – ogni famiglia quest’anno spenderà in media per l’acquisto di articoli di abbigliamento e calzature in saldo 274 euro, ma la nostra categoria non trova alcun vantaggio dalle vendite straordinarie, dato che con esse si monetizzano acquisti fatti ben un anno fa. L’unificazione della data di avvio dei saldi estivi al 2 luglio in tutta Italia  – aggiunge la Zapparoli – rappresenta un successo non indifferente, che evita situazioni di concorrenza tra  commercianti di regioni confinanti. Inoltre chiediamo che si evitino generalizzazioni a causa del comportamento scorretto di pochi operatori. I commercianti non sono né disonesti, né ladri, ma professionisti che lavorano con serietà, competenza e rigore”.

Ed ecco le regole base per sfruttare al meglio le vendite di fine stagione:
Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, che ne specifica le modalità, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.
Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l’adesivo che attesta la relativa convenzione.
Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda o essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso.
Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita e lo sconto in percentuale.

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