Federalberghi Mantova: dati sconfortanti sul turismo? E riusciamo a meravigliarci?

23/02/2012

Federalberghi Mantova: dati sconfortanti sul turismo? E riusciamo a meravigliarci?

I dati dei flussi turistici nel mantovano segnalano un forte divario tra il nostro territorio e i capoluoghi vicini. “Le cifre sono molto sconfortanti – commenta Gianluca Bianchi, presidente degli albergatori di Confommercio Mantova – ma questa è la realtà con cui dobbiamo fare i conti finché non sapremo intraprendere iniziative importanti, capaci di portarci fuori dalla stasi in cui ci troviamo. Per decenni – continua Bianchi -  la politica e le istituzioni non hanno ritenuto il settore turistico davvero trainante per il nostro territorio, tranne in qualche importante ma rara occasione come il recupero di palazzo Te o l’organizzazione di mostre di rilevanza nazionale.
A proposito di mostre – continua Bianchi – Palazzo Te è ancora senza programmazione per il 2012 e questo è inconcepibile. Non è accettabile  non avere ancora una programmazione  e per un motivo molto semplice: è importante organizzare eventi di alto livello, ma è altrettanto importante promuoverli e pubblicizzarli con anticipo e per bene. In queste condizioni è invece difficilissimo fare una promozione adeguata, un errore che abbiamo commesso anche in passato”.
“La spesa in turismo di Provincia e capoluogo non supera l’1% del bilancio, – dichiara Bianchi – una cifra non sufficiente per investire seriamente in questa risorsa. La politica deve trovare la soluzione ai veri problemi del territorio, perché si presume che questo sia il ruolo dei politici: occuparsi dei problemi che i singoli cittadini non sono in grado di affrontare. Occorrerebbe, finalmente, mettere in cantiere i collegamenti infrastrutturali indispensabili per farci uscire dal nostro isolamento. Siamo consapevoli della scarsità di risorse economiche a disposizione delle istituzioni, ma senza una visione lungimirante non si realizzerà mai nulla. Nessuno qui lavora in prospettiva, come invece ha fatto in passato l’area del Garda, che oggi raccoglie i suoi frutti”. E che dire della Bit? “Alla Bit la presenza di Mantova era decisamente poco accattivante, ma il modo di fare turismo è cambiato. A nostro parere la Bit non si è adeguata ai nuovi modelli di promozione turistica, infatti sta riducendo progressivamente il suo appeal. Forse non ha neanche più senso andarci, sarebbe meglio concentrare gli sforzi, programmare poche cose, estremamente concrete e poi realizzarle”. “Secondo noi – conclude il presidente di Federalberghi – servono soprattutto le infrastrutture. Dal punto di vista stradale possiamo contare solo l’A22, mentre i collegamenti ferroviari sono pessimi e inefficienti. Abbiamo la fortuna di avere l’aeroporto Catullo a soli 25 km di distanza, uno scalo con moltissimi voli low cost per le principali destinazioni europee che manca però di un collegamento veloce ed economico con la nostra città. Per cui un turista rischia di pagare un biglietto low cost Berlino Verona pochi euro e decine e decine di euro solo per il trasferimento a Mantova. Inconcepibile.  Un collegamento veloce Mantova-Verona con sosta al Catullo sarebbe fondamentale, non solo per il turista ma anche per i cittadini mantovani che hanno bisogno di raggiungere l’aeroporto. Infine, sempre a proposito di infrastrutture, anche le arterie che attraversano la provincia non sono all’altezza di una città come la nostra, basti pensare alla strada che collega i due siti Unesco, Mantova e Sabbioneta”.

Categorie:  Albergatori
Federalberghi Mantova

Condividi linkedin share facebook share twitter share
Siglacom - Internet Partner
Il nostro network