A seguito dell’ennesimo grave episodio di criminalità registrato in città, questa volta ai danni del negozio Sportime di via Orefici, Confcommercio Mantova interviene molto duramente sulla vicenda.
“Non possiamo più sopportare i continui taccheggi, furti, atti vandalici, e, nei casi più gravi, rapine, che ogni giorno si verificano nei negozi e nei pubblici esercizi del centro storico e dei quartieri periferici. Questa volta ci troviamo ad avere a che fare con minorenni prepotenti e violenti contro i quali le armi della giustizia sembrano, purtroppo, spuntate e che agiscono indisturbati, spaventando il personale e danneggiando le attività. Data l’evidente escalation di episodi criminosi e la percezione di grande insicurezza tra gli operatori economici, auspichiamo una presa di posizione forte da parte delle autorità competenti, attraverso interventi e accorgimenti che possano tutelare le nostre imprese. Conosciamo ed apprezziamo gli sforzi perpetrati, di continuo in questi anni, dalle istituzioni e dalle forze dell’ordine ma la situazione oggi è delicata” dichiara il direttore di Confcommercio Mantova Nicola Dal Dosso.
A fotografare ancora più nel dettaglio le circostanze è Luca Masotti, vice presidente di FederModa-Confcommercio Mantova e titolare del negozio di via Orefici dove è entrata in azione la baby gang: ”Si tratta di giovani delinquenti ormai noti a tutti, che stanno esasperando i commercianti della città. Questi criminali vanno a fare shopping di negozio in negozio, letteralmente rubando gli articoli di loro interesse, scarpe, capi di abbigliamento all’ultima moda, minacciando il personale. E ovviamente noi dobbiamo cercare di proteggerci. Ieri, ad esempio, poiché dovevo allontanarmi dal punto vendita per fare delle commissioni, ho chiesto ad un mio amico di presidiare il negozio per non lasciare da sole le mie dipendenti. Inoltre – continua il vice presidente di FederModa - mi sto attivando per assumere una terza collaboratrice per assicurare comunque che le commesse rimangano sempre in coppia, mai sole. A questo punto l’unica soluzione che rimane è avvalersi di vigilantes privati, ma i costi da sostenere sono molto onerosi e non alla portata di tutti. Tengo a precisare – continua Masotti – che non è mai stata mia intenzione farmi proteggere da una band rivale, siamo in uno stato civile, non nel far west”.
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