Il Presidente di Fiva Confcommercio, Giacomo Errico, e il Presidente di Anva Confesercenti, Maurizio Innocenti, in relazione alle manifestazioni di protesta contro la direttiva Bolkestein indette da alcune associazioni e da comitati spontanei, nel rispetto del diritto di ciascuno di protestare nelle forme che si ritengono più opportune, evidenziano la vasta disinformazione che esiste sulla materia e rilevano la tendenziosità che gli organizzatori di tale protesta hanno voluto attribuire alla loro azione. Fiva e Anva e ricordano che fin dal settembre del 2009, quando nessun comitato no Bolkestein esisteva, hanno lavorato sulla direttiva servizi e rivendicano a loro esclusivo merito l’aver intanto messo in sicurezza – con l’approvazione del comma 5 dell’articolo 70 del d. lgs. 59/2010 e il conseguente affidamento alle Regioni della materia del rinnovo delle concessioni di posteggio e con la previsione espressa della deroga rispetto alla norma generale – le imprese ambulanti. E infatti, in questo periodo, tutte le autorizzazioni in scadenza sono state rinnovate secondo i criteri attualmente vigenti e saranno allo stesso modo rinnovate fino a quando saranno determinati, con intesa Stato-Regioni, i nuovi criteri. Anva e Fiva ricordano e sottolineano che l’azione condotta ha prodotto pareri condivisi e unanimi da parte delle Commissioni parlamentari, numerose interrogazioni e molteplici odg di tutti i gruppi e dei singoli parlamentari, l’ultimo dei quali – lo scorso luglio – è stato accettato dal Governo che si è impegnato a modificare la norma. Anva e Fiva assicurano gli operatori sulla loro ferma determinazione a che gli ambulanti siano definitivamente esclusi dall’ambito dell’applicazione della Bolkestein e sono impegnati quotidianamente a cercare le soluzioni migliori, forti anche dell’alleanza strategica con le Regioni che fin dall’inizio hanno concordato una linea di comune difesa della categoria. In questo senso Anva e Fiva daranno vita a brevissimo termine, ad una ulteriore iniziativa con Governo, Parlamento e Regioni che riguardi, oltre alla direttiva servizi, anche altri temi di interesse settoriale come la lotta all’abusivismo e la revisione degli studi di settore. Per la somma di queste ragioni specialmente in un periodo delicato come quello che il Paese sta vivendo, Anva e Fiva non ritengono utili manifestazioni di protesta ma che occorra attendere il risultato dei percorsi intrapresi e, al fine di ottimizzare l’efficacia di una eventuale futura mobilitazione, lavorare a stretto contatto con i nostri gruppi dirigenti e con tutta la categoria.