Grido di allarme di Federalberghi: riaprire la Camera degli Sposi o per Mantova sarà la morte turistica

29/01/2014

Grido di allarme di Federalberghi: riaprire la Camera degli Sposi o per Mantova sarà la morte turistica
gianluca bianchi

Gianluca Bianchi, presidente di Federalberghi Mantova

La fotografia scattata da Gianluca Bianchi, presidente di Federalberghi-Confcommercio Mantova, è impietosa. E l’appello accorato. “La chiusura al pubblico della Camera degli Sposi dal maggio 2012, quando si verificarono gli eventi sismici, ha comportato una drastica riduzione dell’afflusso turistico nella nostra città e provincia. Ho letto con attenzione i vari articoli comparsi sulla stampa di questi giorni circa la riapertura del capolavoro del Mantegna – continua il presidente di un’associazione che rappresenta oltre la metà delle strutture alberghiere mantovane – e non posso non intervenire in questo dibattito pubblico, portando le nostre preoccupazioni. La situazione del comparto alberghiero del nostro territorio è disastrosa, registriamo un calo di fatturato che si attesta al 30%, Palazzo Ducale, con la Camera Picta chiusa, ha perso in due anni 120mila visitatori. Visitatori che si trasformano per noi albergatori in presenze, ovvero in ospiti, e per pubblici esercizi e negozi in clienti, linfa vitale per le attività. Molte nostre strutture hanno già provveduto a ridimensionare l’organico, a tagliare tutte le spese superflue, a rinunciare ad investimenti necessari, perché non c’è abbastanza lavoro. Alcune hanno chiuso, altre ci stanno pensando. Si era detto che la Camera degli Sposi, la maggiore attrattiva turistica della nostra città, avrebbe riaperto entro il 2013, adesso si slitta a maggio, alcune voci parlano addirittura di fine 2014, inizio 2015. I tempi burocratici richiesti per la sistemazione del passaggio che porta alla Camera degli Sposi non si conciliano con un’economia ferma, con un comparto in crisi, e con numerosi posti di lavoro a rischio. Apprezziamo moltissimo l’impegno personale e professionale dei vari funzionari, in primis della direttrice regionale dei Beni culturali Caterina Bon Valsassina per far partire i lavori di restauro al più presto, e della sovrintendente Giovanna Paolozzi Strozzi, ben venga la visita del ministro Bray il 3 marzo, ma quello che vogliamo dire è che non c’è più tempo, e che le nostre imprese stanno soffocando anche a causa delle lungaggini della macchina burocratica. Vogliamo davvero assistere, quest’anno, ad un’ecatombe di imprese ricettive e della ristorazione locali? Vogliamo davvero condannare la città e  la provincia alla morte turistica? Davvero, non c’è più tempo.”

Categorie:  Albergatori
Federalberghi Mantova

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