Sentenza Tar Lombardia, Confcommercio: il delivery resta consentito

24/04/2020

Il delivery resta consentito. Confcommercio rassicura gli operatori commerciali disorientati dalla sentenza del Tar della Lombardia (che ha accolto il ricorso presentato dalle sigle sindacali) che prevede la sospensione provvisoria delle consegne a domicilio.

Al di là di ogni considerazione di natura giuridica, l'associazione evidenzia come il provvedimento del Tribunale non produca alcun effetto sul piano pratico, poiché la consegna a domicilio anche di beni diversi da quelli alimentari o di prima necessità rimane comunque consentita, come risulta dai chiarimenti che già da alcune settimane sono riportati sul sito ufficiale del Governo. 

Pertanto, gli operatori commerciali che raccolgono gli ordinativi di merce sia per telefono che online potranno mantenere questa prassi nell’interesse dei cittadini, avendo cura di rispettare i requisiti previsti per il confezionamento ed il trasporto delle merci e comunque le vigenti disposizioni sul distanziamento delle persone e dell’utilizzo dei sistemi individuali di protezione, a tutela dei lavoratori che provvedono alle consegne.

Rimane infine confermato che nel corso dell’emergenza sanitaria la consegna a domicilio non richiede alcun titolo di legittimazione aggiuntiva quali SCIA o autorizzazioni particolari, in quanto considerata attività accessoria all’attività principale dell’operatore commerciale.

La sentenza del Tar ha gettato nel caos centinaia di imprenditori che in questo periodo di chiusura forzata hanno iniziato l’attività di delivery: “abbiamo ricevuto numerose richieste di chiarimento da parte di titolari di negozi, e soprattutto, di ristoranti e bar, che devono fare i conti con ordini da evadere in giornata e  prodotti deperibili fermi nelle cucine – dichiara il direttore di Confcommercio Mantova Nicola Dal Dosso - Al di là dell’epilogo positivo, questa vicenda è un chiaro esempio della parcellizzazione normativa che grava sulle nostre imprese, e del contesto di grande incertezza e di caos in cui queste devono operare”.
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