Spreco alimentare, per Ferri (Fipe Confcommercio) serve una legge ad hoc per bar e ristoranti

21/09/2015

Spreco alimentare, per Ferri (Fipe Confcommercio) serve una legge ad hoc per bar e ristoranti

Una legge ad hoc per porre un freno ai consistenti sprechi alimentari che oggi, inevitabilmente, si verificano in bar e ristoranti: a chiederlo è Fipe Confcommercio, la sigla che rappresenta i pubblici esercizi, che giovedì scorso è stata ricevuta in audizione alla Camera dei Deputati in rappresentanza di più di 300.000 imprese del settore.

“Il 34% dei consumi alimentari avviene nei pubblici esercizi, con enormi sprechi di cibo – sottolinea Giampietro Ferri, componente del Comitato direttivo di Fipe -. Le proposte di legge in esame sono essenzialmente rivolte ai settori della produzione e distribuzione di alimenti e si riferiscono di fatto solo a generi confezionati: per gli esercenti della ristorazione permane invece l’obbligo di scartare ingenti quantità di alimenti freschi e prodotti pronti per il consumo immediato e che potrebbero invece essere riutilizzati. Una operazione che ogni imprenditore fa davvero a malincuore: si tratta di prodotti freschi e sfusi che, pur non essendo più adatti ad essere serviti alla clientela sono ancora in buono stato e fruibili, potrebbero invece essere facilmente destinati ad associazioni del terzo settore, enti caritatevoli, mense. Ecco perché abbiamo chiesto al Parlamento di inserire emendamenti specifici a beneficio di esercenti e ristoratori; in particolare in riferimento alla proposta di legge n. 3057 per la limitazione degli sprechi, l’uso consapevole delle risorse e la sostenibilità ambientale”.

“Già oggi in alcune realtà molti esercizi, in particolare ristorazione pubblica e collettiva, catering, e pasticceria, consegnano giornalmente alcuni chilogrammi di cibo invenduto a istituzioni benefiche anziché avviarlo alla distruzione – aggiunge Ferri -. Quello che vorremmo è che questa possibilità venisse estesa in maniera sistematica ai pubblici esercizi regolamentando, nel rispetto delle normative di igiene e sicurezza, la cessione di prodotti di immediato utilizzo allo stato sfuso, insieme a semplificazioni di natura fiscale. Sarebbe bello che, proprio in concomitanza di Expo, si facesse questo passo importante per ridare al cibo il suo giusto valore, garantendo il diritto a una corretta alimentazione anche ai soggetti fragili”.

 

Categorie:  Pubblici esercizi
Fipe Mantova

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