Turismo, il presidente Montanari al ministro Garavaglia e all'assessore Magoni: più infrastrutture e collegamenti con Milano e Verona

18/11/2021

TURISMO, IL PRESIDENTE MONTANARI AL MINISTRO GARAVAGLIA E ALL'ASSESSORE MAGONI: PIU’ INFRASTRUTTURE E COLLEGAMENTI CON MILANO E VERONA

Il Presidente di Confcommercio Mantova Ercole Montanari è intervenuto venerdì scorso all’incontro a porte chiuse “Turismo, motore dell’economia lombarda” organizzato a Milano da Confcommercio Lombardia e aperta dal Presidente di Confcommercio Carlo Sangalli, con il Ministro del Turismo Massimo Garavaglia, l’Assessore Regionale al Turismo, Moda e Marketing territoriale Lara Magoni, i Presidenti di tutte le Confcommercio della Lombardia e delle Associazioni di categoria del turismo (FIPE, Federalberghi, Confturismo, FTO, Fiavet, Gitec, Rescasa) e l’intervento della professoressa Magda Antonioli, Vicepresidente di ETC – European Travel Commission.

“Il turismo apporta un consistente contributo all’economia mantovana – ha detto Montanari nel suo discorso - Sebbene il comparto non rappresenti la prima risorsa economica, è indiscutibile che la nostra provincia sia un polo turistico di primaria importanza che può vantare ancora forti potenzialità di sviluppo. Non dimentichiamo infatti che dal 2008 Mantova e Sabbioneta sono inserite nella lista Unesco e sono uno dei 10 siti patrimonio mondiale dell’umanità su suolo lombardo. 
Inoltre – ha continuato il presidente - l’offerta turistica mantovana racchiude, al suo interno, le tipologie più diverse in grado di attrarre segmenti di domanda turistica sempre più vasti. I dati turistici della nostra provincia, negli ultimi decenni, hanno continuato a mostrare una graduale ma costante crescita, nonostante il tonfo causato prima dagli eventi sismici del 2012 e poi dalla pandemia. Perché, come sappiamo, la crisi del turismo generata dall’emergenza sanitaria ha colpito in maniera ancora più pesante le città d’arte come la nostra”. 

“La vocazione turistica non è altro che la capacità di accoglienza di un territorio e questa dipende direttamente dalla sua capacità di funzionare come un sistema integrato: infrastrutture e collegamenti, strutture ricettive, industria turistica, offerta culturale. Purtroppo l’estensione ridotta della provincia di Mantova e la sua particolare collocazione geografica, ai margini estremi della regione Lombardia ed inserita a cuneo tra Veneto ed Emilia Romagna, 8 le province con cui confina, più che rappresentare opportunità di sviluppo hanno da sempre costituito elementi di debolezza stante la “distanza”, non solo fisica, dal capoluogo regionale.Le gravi carenze infrastrutturali di cui soffre la nostra realtà, a causa della trascuratezza di cui è stata oggetto per decenni hanno relegato  per tanto tempo la provincia di Mantova al ruolo di “parente povero” del sistema lombardo”.

“Il nostro isolamento deve finire: senza collegamenti e infrastrutture adeguati non è possibile cogliere tutte le potenzialità di sviluppo del nostro comparto turistico. 
Bene quindi le risorse previste dal Pnrr, cui si aggiungono i milioni stanziati dal Piano Lombardia nel Mantovano per finanziare opere pubbliche e infrastrutture viarie.
Perché per incrementare l’arrivo di turisti e aumentare quindi l’accessibilità del nostro territorio è di fondamentale importanza potenziare tra le altre cose il collegamento ferroviario tra Mantova e Milano, e realizzare – questo lo sollecitiamo da anni – un collegamento tra la stazione ferroviaria della nostra città e l’aeroporto Catullo di Verona, l’hub di riferimento per il nostro territorio, magari attraverso una metropolitana leggera. Un capitolo a parte merita poi il turismo fluviale che andrebbe potenziato: si tratta di un segmento molto interessante per far conoscere la nostra città e il nostro territorio a nuovi target”.

“Ma servono anche infrastrutture digitali, interventi di sostegno all’industria turistica pesantemente danneggiata, supportandone la digitalizzazione, l’innovazione, la riqualificazione. E’ indubbio che abbiamo davanti un’opportunità di rigenerazione e di rilancio che non si ripeterà mai più. Un treno che va assolutamente preso: per far diventare il turismo il motore dell’economia lombarda e mantovana”.

“Un incontro necessario: parole importanti dal Ministro Garavaglia, per il turismo siamo in un momento decisivo - ha affermato a conclusione dell’incontro il Presidente Carlo Sangalli – I fondi stanziati per il turismo, ha ricordato, devono rimanere al turismo. L’Italia resiste in zona bianca e l’economia è in ripresa. Le perdite provocate dalla pandemia sono però ingenti, in particolare per tour operator, agenzie di viaggio e settore alberghiero. Proprio per questo sono necessari maggiori sostegni per le imprese più penalizzate. E nello stesso tempo è urgente riattivare i flussi turistici riaprendo in sicurezza più corridoi con i Paesi extra europei. Senza queste aperture rischiamo di perdere importanti quote di mercato a favore dei nostri competitor esteri. Un autogol che soprattutto in una fase così delicata della ripresa economica non possiamo permetterci”.
“All’orizzonte, poi – ha ricordato Sangalli - ci sono appuntamenti fondamentali: da Bergamo e Brescia capitali della cultura 2023 alle Olimpiadi invernali 2026. Grandi opportunità che la Lombardia può e deve cogliere appieno. Abbiamo apprezzato l’azione del Ministro Garavaglia con l’attivazione tempestiva di buona parte delle risorse destinate dal PNRR agli investimenti previsti nella misura Turismo 4.0. Così come positive sono state le misure delineate a livello regionale dall’Assessore Magoni, in particolare sul fronte della riqualificazione delle strutture ricettive”.

Dalla tavola rotonda tra Ministro, Assessore, Confcommercio lombarde e Associazioni di categoria del turismo sono emersi altri temi di particolare rilevanza. E’ stata ad esempio evidenziata l’urgenza di una rapida approvazione delle linee guida per convegni e congressi e di investimenti sulla formazione per il turismo. Necessario anche proseguire su azioni di contrasto alla concorrenza sleale e all’abusivismo, e l’analisi dei ai big data per il monitoraggio dei flussi turistici.

LOMBARDIA: I DATI - Il turismo lombardo, archiviato il 2020 con -66% di arrivi, e -61% di presenze rispetto al 2019, nel corso dell’estate 2021 ha visto un parziale recupero: il trimestre giugno – agosto 2021 ha registrato +58% di arrivi e + 71% di presenze rispetto allo stesso trimestre del 2020.
Resta, però, un saldo negativo nel confronto con la situazione pre-pandemia: in questo caso il trimestre giugno – agosto 2021 segna un -40% di arrivi e -28% di presenze rispetto al 2019. Il trend è però crescente, mese dopo mese.
A pesare sui fatturati delle imprese lombarde, in particolare, è ancora il calo del turismo straniero (-26% nel solo mese di agosto 2021 rispetto allo stesso mese del 2019) e l’assenza del mercato dei cosiddetti “big spender” extra Ue. In Lombardia le imprese attive nel turismo sono quasi 60 mila, con una forte interconnessione con tutti gli altri comparti economici, e gli occupati diretti oltre 270 mila.
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