Vaccinazioni nei luoghi di lavoro

26/04/2021

Confcommercio ha sottoscritto due Protocolli in materia di vaccini anticovid nei luoghi di lavoro:
  • uno nazionale, dal quale hanno origine le indicazioni elaborate dall’Inail riguardo l’attivazione, con i medici competenti o tramite operatori sanitari convenzionati, di punti vaccinali destinati ai lavoratori delle aziende; 
  • uno regionale che, essendo cronologicamente precedente a quello nazionale, necessita di essere completato da un disciplinare tuttora in fase di elaborazione da parte di Regione Lombardia alla quale abbiamo fornito e stiamo tuttora fornendo importanti osservazioni di carattere procedurale (a breve dovrebbe comunque arrivare il disciplinare di Regione Lombardia).
Premesso che la disponibilità dei vaccini rappresenta un elemento imprescindibile, le strade percorribili individuate dal Protocollo nazionale sono essenzialmente tre.
  1. VACCINAZIONE IN AZIENDA. Le aziende più strutturate, ovvero quelle che dispongono del medico competente e sono in possesso di una serie di requisiti logistici-organizzativi, indipendentemente dal numero dei lavoratori occupati, con il supporto e il coordinamento delle Associazioni di categoria, possono attuare piani aziendali per la predisposizione di punti straordinari di vaccinazione presso i luoghi di lavoro destinati alla somministrazione in favore dei lavoratori e delle lavoratrici che ne abbiano fatto volontariamente richiesta. I costi per la realizzazione e gestione dei piani aziendali sono a carico del datore di lavoro, mentre sono a carico del Servizio Sanitario Regionale i costi della fornitura dei vaccini, dei dispositivi per la somministrazione (siringhe/aghi), la messa a disposizione degli strumenti formativi per gli operatori sanitari addetti alla vaccinazione e alla registrazione delle vaccinazioni eseguite. 
  2. VACCINAZIONE IN STRUTTURE SANITARIE PRIVATE. In alternativa alla vaccinazione diretta negli ambienti di lavoro, i datori di lavoro che intendono partecipare all’iniziativa, possono ricorrere a strutture sanitarie private e concludere, anche tramite le Associazioni di categoria, specifiche convenzioni con le strutture private che siano in possesso dei requisiti per la vaccinazione. Gli oneri per la stipula di tali convenzioni sono a carico del datore di lavoro, mentre la fornitura dei vaccini è assicurata dal Servizio Sanitario Regionale. Anche in questo caso i piani aziendali sono proposti dai datori di lavoro, anche tramite le rispettive Organizzazioni di rappresentanza, all’Azienda Sanitaria di riferimento.
  3. VACCINAZIONE IN STRUTTURE SANITARIE INAIL. I datori di lavoro che non sono tenuti alla nomina del medico competente o non possano fare ricorso alle strutture sanitarie private, possono avvalersi delle strutture sanitarie dell’Inail, su cui ricadranno anche gli oneri relativi, trattandosi di iniziativa vaccinale pubblica. In questo caso il datore di lavoro comunicherà direttamente o attraverso il medico competente (ove presente) alla struttura territoriale dell’Inail il numero complessivo dei lavoratori che hanno manifestato l’intenzione di ricevere il vaccino. Va segnalato che questo percorso presenta al momento numerose incognite rispetto alla sua concreta possibilità di realizzazione e non è contemplato all’interno del disciplinare regionale poiché gestito da strutture nazionali.
 
Indipendentemente dalla strada che ogni impresa intenderà percorrere, si evidenzia inoltre che:
  • il modello per la redazione del piano aziendale sarà inserito nel disciplinare regionale in attesa di emanazione; 
  • i soggetti titolati ad essere inseriti nei piani aziendali sono i lavoratori dipendenti, i titolari/legali rappresentanti, i soci delle società di persone, i collaboratori familiari;
  • l’adesione dei lavoratori alla vaccinazione potrà avvenire indipendentemente dalla propria residenza/domicilio, che può essere anche fuori regione;
  • la vaccinazione del personale delle aziende potrà procedere indipendentemente dall’età dei lavoratori;
  • se la vaccinazione verrà eseguita durante l’orario di lavoro, il tempo necessario all’effettuazione della stessa viene equiparato all’orario di lavoro;
  • le aziende aderenti saranno tenute alla programmazione della seconda dose nel caso in cui il vaccino somministrato la preveda.
Non appena ci saranno aggiornamenti, ve li forniremo tempestivamente.

QUESTIONARIO PER LE IMPRESE INTERESSATE

Confcommercio sta sondando, attraverso un questionario, l'interesse delle imprese sull'opportunità di vaccinare  lavoratori e/o titolari direttamente in azienda, al fine di predisporre un servizio di assistenza dedicato e attivare convenzioni vantaggiose con strutture sanitarie.

Chi fosse interessato, è pregato di compilare il breve questionario al link  https://bit.ly/2QQCdXG  (i dati raccolti saranno trattati nel pieno  rispetto della normativa vigente sulla privacy).

Condividi linkedin share facebook share twitter share
Siglacom - Internet Partner
Il nostro network