Mancano pochi giorni all’entrata in vigore dell’obbligo di comunicazione ai consumatori della presenza di allergeni negli alimenti, eppure ancora non ci sono le disposizioni fondamentali in materia. A segnalarlo è Fipe Confcommercio Mantova, in rappresentanza di centinaia di ristoranti e pubblici esercizi dell’intera provincia che tra meno di due settimane dovranno adeguarsi al regolamento UE n. 1169 del 2011. “La tutela dei nostri clienti dai rischi legati ad allergie e intolleranze alimentari è un tema che da sempre ci vede sensibili – sottolinea il Presidente di Fipe Confcommercio Mantova Giampietro Ferri -. Basti pensare ad esempio ai molti ristoranti che da tempo offrono proposte ad hoc per i celiachi. Ora si tratta di applicare la stessa attenzione a uno spettro ben più ampio di casi, segnalando per ogni pietanza o alimento somministrato la presenza di quattordici allergeni”. Questo l’elenco dei “sorvegliati speciali”: cererali contenenti glutine (grano, segale, orzo, avena, farro, kamut e derivati), crostacei, uova, pesce, arachidi, soia, latte e lattosio, frutta a guscio (mandorle, nocciole, noci, pistacchi), sedano, senape, semi di sesamo, anidride solforosa e solfiti se superiori a determinate concentrazioni, lupini, molluschi. Mentre per gli alimenti preimballati tali indicazioni devono sempre comparire sull’etichetta, l’attenzione del regolamento ora è posta sui prodotti venduti sfusi o somministrati, rispetto ai quali gli operatori dovranno sempre essere in grado di fornire al consumatore un’informazione completa circa gli ingredienti. “L’obbligo per i ristoranti e i pubblici esercizi scatta il 13 dicembre, ma ancora non si sa quali indicazioni dovranno essere fornite alla clientele e soprattutto come – aggiunge Ferri – senza contare che non si conosce l’entità delle sanzioni in caso di inadempienza. Il Ministero dunque è in grave ritardo nel disciplinare la materia e questo genera confusione negli operatori. Il nostro consiglio alle aziende, intanto, è quello di predisporre un ‘libro degli ingredienti’, nel quale riportare in modo esaustivo la composizione degli alimenti venduti sfusi o somministrati. Può essere consigliabile anche una sorta di allegato al menù, in cui segnalare le pietanze a rischio per chi soffre di allergie o intolleranze, classificandole in base ad ognuno dei quattordici allergeni individuati dal regolamento”. “In ogni caso – conclude Ferri – sconsigliamo di affidarsi alla sola comunicazione verbale, che rischia talvolta di risultare incompleta e pertanto rischiosa. Molto utile, invece, è un semplice accorgimento: riportare sul menù o su un cartello ben visibile l’indicazione che prega la clientela di segnalare eventuali intolleranze o allergie alimentari, invitandola a chiedere informazioni sugli ingredienti”. Gli Uffici di Fipe Confcommercio Mantova sono a disposizione per informazioni e chiarimenti: tel 0376 231221/233; www.confcommerciomantova.it.
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