Il decreto interministeriale del Ministero dello Sviluppo Economico e del Ministero della Salute entrato ufficialmente in vigore il 30 luglio scorso rivoluziona i centri estetici, sia per chi ci lavora sia per i clienti puntando sulla sicurezza sul lavoro, estremamente importante per un’attività che si muove tra la medicina e la bellezza. In particolare, il decreto riprende alcune direttive contenute nella legge 1 del 1990 e le amplifica, definendo più nel dettaglio l’attività di estetista.
La novità più interessante riguarda l’utilizzo delle lampade abbronzanti e i possibili pericoli a cui vanno incontro sia gli operatori sia i clienti. Le lampade, infatti, sono considerate delle sorgenti di radiazione ultravioletta che potrebbero aumentare il rischio di cancro alla pelle. Il decreto impone l’utilizzo dei macchinari soltanto da personale esperto in grado di valutare i pericoli e ne vieta il consumo da parte di minori di 18 anni, donne in gravidanza e soggetti che hanno la pelle molto sensibile. Inoltre, dovranno essere garantite misure di sicurezza sui macchinari non solo nel momento in cui saranno emessi sul mercato, ma anche dopo attraverso un attento sistema di monitoraggio e manutenzione. Il decreto stabilisce che dovrà essere sempre presente un manuale d’uso su prevenzione, verifica e manutenzione dei macchinari. Per questa ragione, le schede tecnico-informative del decreto prevedono espressamente che chi utilizza l’apparecchiatura deve conoscere la classificazione dei laser, le etichette di avvertimento e di sicurezza, i rischi per l’occhio e per la cute, le possibili interazioni del fascio laser con oggetti dell’ambiente circostante.
Decreto 12 maggio 2011 , n. 110 – Regolamento di attuazione dell’articolo 10, comma 1, della legge 4 gennaio 1990, n. 1, relativo agli apparecchi elettromeccanici utilizzati per l’attività di estetista