Assicuratori: l'Rc auto familiare dannosa e iniqua

13/12/2019

Dannosa e iniqua. ANAPA Rete ImpresAgenzia definisce così la cosiddetta “Rc auto familiare”, frutto dell’emendamento introdotto nel Dl fiscale che da gennaio consentirà a un nucleo famigliare di assicurare tutti i veicoli (anche in caso di rinnovo), usufruendo della classe di merito più bassa presente all’interno della famiglia, indipendentemente che si tratti di un mezzo a due o a quattro ruote (e non è chiaro se valga pure per i camioncini con trasporto cose utilizzato per lavoro).

Per l’Associazione Nazionale Agenti Professionisti di Assicurazione, tale emendamento scardina il sistema del bonus/malus che dopo anni di studi si era consolidato come un utile metodo che creava beneficio a chi si comportava in modo virtuoso, penalizzando chi invece aveva guide imprudenti. La nuova formulazione, al contrario, creerebbe vantaggi solo a chi dispone di più veicoli e metterebbe tutti sullo stesso piano: guidatori virtuosi (che oggi più che mai, anche a seguito della recente legge 124/2017 - ddl Concorrenza - che ha introdotto la scatola nera, venivano premiati), guidatori “non virtuosi” e chi presenta un tasso di rischiosità maggiore.

“Siamo contrari a tale emendamento a favore di un generalizzato e demagogico risparmio - dichiara Roberto Arena, vicepresidente nazionale di ANAPA Rete ImpresAgenzia - che sappiamo tutti non ci sarà, in quanto l’aggiornamento tecnico e attuariale delle tariffe ne risentirà, provocando addirittura rincari a cascata. E' profondamente iniqua, andando a discapito di famiglie meno abbienti (con meno auto) e ancor peggio dei single, popolazione in costante aumento, che normalmente possiedono solo un’autovettura: verosimilmente pagheranno di più anche per conto di altri". 

"Pensiamo per esempio alla famiglia di un agente di commercio - rincara la dose Arena - che sull’auto di lavoro che percorre migliaia di chilometri all’anno con grave rischio di sinistrosità, magari in classe intermedia se non addirittura elevata; con questo emendamento, potrà pretendere di avere la stessa classe di merito del vecchio scooter che ha parcheggiato nel garage della seconda casa al mare che percorre pochi chilometri all’anno e che probabilmente è in classe minima. Oppure a famiglie con giovani ancora inesperti alla guida che già hanno provocato dei danni nei primi anni di guida. Tutti finiranno nella classe minima: con quale risultato, se non un aumento medio di tutti per far fronte al fabbisogno di pagare i sinistri?".

“Tutto questo, inoltre, comporterà ai noi agenti di assicurazione un notevole aumento di oneri amministrativi senza dare reale beneficio ai clienti, anche perché ci sono ancora tanti punti oscuri dettati dalla demagogia propria della politica, mentre noi agenti siamo in prima linea, a contatto con i consumatori, che abbiamo tutto l’interesse a tutelare”, conclude Arena.
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