Conto alla rovescia per l'entrata in vigore del green pass obbligatorio per una serie di attività a partire da venerdì 6 agosto. La certificazione servirà per accedere a servizi per la ristorazione svolti da qualsiasi esercizio per consumo al tavolo al chiuso; spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportivi; musei, luoghi della cultura e mostre; piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all'interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività solo al chiuso; sagre e fiere, convegni e congressi; centri termali, parchi tematici e di divertimento; attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò, concorsi pubblici".
A seguire una serie di domande e relative risposte utili agli imprenditori del terziario di mercato.
Il green pass consiste in un “qr-code”, simile a quello sotto riportato, che può essere presentato in due modalità: visualizzato sullo schermo di un telefonino/tablet, oppure stampato su carta.
Il pass servirà dal 6 agosto agli over 12 in zona bianca per l’accesso a eventi sportivi, fiere, congressi, musei, parchi tematici e di divertimento, centri termali, sale bingo e casinò, teatri, cinema, concerti, concorsi pubblici. Ma anche per sedersi ai tavoli al chiuso di bar e ristoranti (non sarà invece necessario per consumare al bancone e neppure all'aperto). E in piscine, palestre, sport di squadra, centri benessere, limitatamente alle attività al chiuso. Il green pass, che già è necessario per partecipare a feste di nozze, visitare parenti nelle residenze per anziani e accedere alle sale d’attesa dei pronto soccorso consente anche (da subito) di entrare nei reparti ospedalieri per far visita ai familiari ricoverati. Non riaprono i battenti le discoteche, né all’aperto né al chiuso. L’entrata in vigore del green pass è stata posticipata di due settimane, al 6 agosto, per dare il tempo necessario per uniformarsi alle nuove regole.
In entrambi i casi (su display o cartaceo), fotografando il codice con l’apposita applicazione “VerificaC19” comparirà l’esito della certificazione: valida o non valida. L’app “VerificaC19” è gratuita e si può scaricare da Playstore o Appstore. L’applicazione, una volta installata, funziona anche in assenza di collegamento internet.
Qualora non si conosca la persona che si ha di fronte, occorre confrontare i dati della certificazione con quelli di un documento d’identità (carta d’identità, patente, passaporto). Una volta verificata l’identità della persona, la stessa può accedere all’esercizio.
La persona (titolare dell’esercizio, proprietario o possessore del locale o dell’area dove si svolge l’evento, ecc.) può delegare a terzi l’attività di verifica. Tale delega deve essere conferita con atto formale, sottoscritto da entrambi (delegante e delegato) che contenga anche le istruzioni per lo svolgimento dell’attività.
Il green pass per accedere a ristoranti, teatri, cinema, piscine e alle altre attività ed eventi elencati sopra sarà valido per chi abbia avuto almeno una dose di vaccino.
La certificazione verde è rilasciata non solo alla persona che è stata vaccinata contro il Covid ma anche a chi ha ottenuto un risultato negativo al test molecolare/antigenico o è guarita dal Covid. La durata della certificazione verde in caso di guarigione è di sei mesi a far data dall’avvenuta guarigione dal Covid. In caso di tampone negativo, il certificato ha una validità di quarantotto ore dall’esecuzione del test. Il green pass dura nove mesi dopo aver completato con la seconda dose il ciclo vaccinale.
Sì. Il Commissario straordinario definirà, d'intesa con il Ministro della salute, un protocollo con le farmacie e con le altre strutture sanitarie per assicurare fino al 30 settembre 2021 la somministrazione di test antigenici rapidi a prezzo calmierato. L’obiettivo è soprattutto agevolare i minorenni tra 12 e 18 anni.
Sono i titolari o i gestori dei servizi e delle attività per i quali è introdotto l’obbligo del green pass a verificare il possesso di idonea certificazione. In caso di violazione può essere elevata una sanzione pecuniaria da 400 a 1000 euro sia a carico dell'esercente sia dell'utente.Con sconto del 30% se si paga entro 5 giorni. Qualora la violazione fosse ripetuta per tre volte in tre giorni diversi, l'esercizio potrebbe essere chiuso da 1 a 10 giorni.
La Certificazione verde COVID-19 per vaccinazione viene generata automaticamente dalla Piattaforma nazionale-DGC anche contestualmente alla somministrazione ed è valida dal 15° giorno dal vaccino fino alla data della seconda dose. La Certificazione “definitiva” dopo la seconda dose viene rilasciata entro 24/48 ore dalla seconda somministrazione ed è valida per 9 mesi. La piattaforma nazionale, dopo che si è generato il Green Pass, invia il codice authcode per scaricarlo ai recapiti mail personali o tramite sms, forniti quando si è proceduto alla vaccinazione o ad un tampone o quando si è ottenuto il certificato di guarigione. Il codice, con i dati presenti sulla Tessera Sanitaria, dà la possibilità di ottenere la Certificazione tramite il sito www.dgc.gov.it o su app Immuni. In alternativa, se si è in possesso di Spid o Carta d’Identità Elettronica (CIE) è possibile utilizzare l’applicazione IO. Oppure si può accedere al fascicolo sanitario elettronico regionale.
Dal 30 luglio, poi, in caso di mancato arrivo di sms o email, sul sito www.dgc.gov.it è possibile recuperare in autonomia il codice authcode e poi scaricare il green pass dallo stesso sito con Tessera Sanitaria o da App Immuni.
Non è richiesto sotto i 12 anni di età. Gli under 12 possono entrare ovunque senza pass, anche perché per loro non è disponibile ancora il vaccino. Via libera ovunque anche senza tampone. Nel testo del decreto è esplicitato che le disposizioni sul green pass «non si applicano ai soggetti esclusi per età dalla campagna vaccinale».
Il decreto legge approvato estende l’estensione «ai soggetti esenti sulla base di idonea certificazione medica rilasciata secondo i criteri definiti con circolare del Ministero della salute»
Non bisogna esibire nessun documento in negozi, farmacie, supermercati ma anche nei bar e ristoranti all’aperto, dove si potrà pranzare o cenare liberamente, rispettando comunque il metro di distanziamento a tavola. Niente pass neppure nelle piscine all’aperto
Il Green Pass diventa obbligatorio anche per andare al cinema o a teatro, sedersi a una sala di concerto o in un locale di intrattenimento dove si faccia musica dal vivo. Che siano al chiuso o all'aperto gli spettacoli dovranno svolgersi «esclusivamente con posti a sedere preassegnati e a condizione che sia assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro, sia per gli spettatori che non siano abitualmente conviventi, sia per il personale». Stesso discorso vale anche per gli eventi sportivi «e le competizioni di livello agonistico riconosciute di preminente interesse nazionale» dal Coni. Quindi campionati di calcio, basket e volley, tornei nazionali e internazionali di tennis, meeting di atletica.
Il decreto amplia però la capienza per spettacoli, teatri e cinema. In zona bianca potrà raggiungere il 50% di quella massima autorizzata all'aperto e il 25% al chiuso nel caso di eventi con un numero di spettatori superiore rispettivamente a 5.000 all'aperto e 2.500 al chiuso. Anche per gli eventi sportivi come le partite di calcio la capienza negli stadi all'aperto potrà essere portata al 50% in zona bianca e al 25% per i palazzetti al chiuso.
Per ora il green pass non è previsto per i mezzi pubblici. Anche se il governo sta studiando l’ipotesi di renderlo obbligatorio limitatamente a aerei, treni e navi (esclusi autobus e metropolitane). In attesa dell'obbligo di mostrare il certificato verde, sui mezzi di trasporto si continua però a viaggiare a capienza ridotta, sedendosi all'interno a posti alternati e, ovviamente, sempre con la mascherina.
La quarantena di 14 giorni, in caso di contatto diretto con una persona affetta da Covid, potrebbe essere ridotta per chi è in possesso di green pass, ma per ora si tratta di un’ipotesi e non è stato ancora deciso di quanto verrà ridotta.
Al momento non è previsto alcun obbligo vaccinale, né di possesso di green pass, a carico degli operatori (titolare, soci, collaboratori, dipendenti, ecc.) che lavorano nell’ambito del pubblico esercizio. Rimane ovviamente l’obbligo di mantenere indossata la mascherina, sia in caso di servizio all’interno che all’esterno dei locali. Alcune fonti giornalistiche riportano comunque che entro il mese di agosto potrebbe essere approvato un nuovo decreto che introdurrà l’obbligo di green pass per tali operatori.