Emergenza sisma, le richieste di Confcommercio finiscono in Parlamento

28/06/2012

Emergenza sisma, le richieste di Confcommercio finiscono in Parlamento

Confcommercio ha presentato ieri alla Camera alcuni emendamenti ai Decreti ministeriali relativi all’emergenza terremoto. “In primis – dichiara il presidente di Confcommercio Mantova Ercole Montanari – chiediamo che i contributi erogati alle imprese colpite abbiano davvero naturalmente natura risarcitoria, e non vengano dunque assoggettati a tassazione sia ai fini delle imposte sui redditi, che ai fini dell’Irap. Inoltre – continua Montanari – chiediamo la proroga della sospensione degli adempimenti fiscali e previdenziali al 20 dicembre 2012, perché la scadenza del 30 settembre è troppo vicina”. “Infine, proprio per garantire maggiore disponibilità finanziaria in un momento così critico, riteniamo che debbano rientrare nella sospensione anche le ritenute in capo ai sostituti d’imposta”. L’associazione chiede poi la riapertura dei termini per la presentazione del modello 730 per le persone fisiche che siano state impedite a causa dagli eventi sismici e una maggior ‘duttilità burocratica’: “occorre che le istituzioni riconoscano l’evidente difficoltà  delle imprese che hanno più sedi tra cui una o più nei comuni terremotati, a definire una quantificazione precisa al fine di applicare la sospensione dei termini solo per la sede colpita – spiegano dall’Area contabile dell’associazione di via Valsesia – e quindi chiediamo di consentire la regolarizzazione di quanto non versato o ottemperato nei termini, senza applicazione di sanzioni. Stessa giustificazione anche per le eventuali ritenute non versate”. A questo si affiancano gli interventi di Confcommercio Mantova in Camera di Commercio e Regione per il riconoscimento di sostegni più immediati alla ricostruzione e/o ridislocazione attraverso contributi a fondo perduto non solo per locali e macchinari, ma anche per le scorte, e finanziamenti agevolati per la liquidità necessaria ad affrontare i nuovi investimenti. “In particolare – commenta Montanari – per le delocalizzazioni delle imprese irrimediabilmente danneggiate vogliamo la massima semplificazione amministrativa e burocratica, peraltro già riconosciuta dalla Regione Emilia Romagna”.

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