Il presidente di Fipe Giampietro Ferri: "Meno autorizzazioni e più controlli su fiere e sagre"

25/07/2014

Il presidente di Fipe Giampietro Ferri: "Meno autorizzazioni e più controlli su fiere e sagre"

Il Presidente di Fipe Confcommercio Mantova Giampietro Ferri interviene sulle posizioni espresse da diversi esercenti mantovani in merito alla massiccia diffusione sul nostro territorio di feste e sagre paesane, con gravi danni al tessuto commerciale.

Condividiamo completamente le argomentazioni avanzate dagli imprenditori circa la concorrenza sleale rappresentata da fiere, sagre, agriturismi e soggetti che si dedicano alla somministrazione di alimenti e bevande appellandosi a finalità pseudo benefiche o culturali. Da anni ci battiamo affinché a queste realtà venga applicata una regolamentazione proporzionata a quella che grava su locali pubblici, bar e ristoranti, oltre a chiedere agli enti locali una programmazione ragionevole degli appuntamenti. Non si tratta solo di sfoltire il calendario di sagre e fiere, che ormai occupano interamente la stagione estiva e non, ma anche di operare una selezione su basi qualitative. Nulla in contrario agli appuntamenti che celebrano prodotti e tradizioni culinarie autenticamente locali o alle manifestazioni riconducibili a soggetti che operano specchiatamente nel campo della solidarietà: si tratta però solo di una piccola parte sul totale.

Da anni denunciamo questa situazione, sia a livello nazionale che regionale: basti pensare al decalogo che abbiamo sottoposto alla Regione per rivedere la normativa in materia, a partire dalla richiesta di abolire la disparità di trattamento oggi esistente tra soggetti che di fatto operano nello stesso mercato di riferimento. Questa asimmetria di regole non solo legittima l’abusivismo e origina quella concorrenza sleale che mette in ginocchio gli imprenditori già stremati dalla crisi, costretti come giustamente ricordano i colleghi a rinunciare ai propri collaboratori se non a chiudere, ma in più favorisce l’evasione fiscale, danneggiando la comunità tutta. Ricordiamo che l’abusivismo costa al Paese quanto una manovra finanziaria: cinque miliardi di euro.

Confcommercio Mantova da anni si muove anche a livello locale, denunciando pubblicamente il grave danno rappresentato da sagre e feste ai nostri imprenditori: un dato che intendiamo quantificare attraverso un’indagine che stiamo conducendo sui nostri associati per rilevare la connessione tra manifestazioni di piazza e calo del fatturato.

Ogni appello al buon senso, ogni azione “politica” presso le istituzioni che hanno potestà legislativa perdono però ogni valore ed efficacia se i soggetti che hanno una responsabilità concreta non fanno la loro parte. Parliamo innanzitutto dei Comuni che concedono le autorizzazioni e che a nostro avviso dovrebbero valutare con più attenzione la natura delle manifestazioni, privilegiando quelle dotate di una reale identità storica, culturale e sociale. E poi ci sono gli organismi competenti, cui chiediamo di mettere in campo la stessa solerzia adottata nei confronti dei piccoli imprenditori della ristorazione e dei pubblici esercizi nel verificare la regolarità fiscale di sagre e fiere e il rispetto delle norme igienico-sanitarie delle stesse a tutela della sicurezza e della salute pubblica.

Senza un concreto e coerente impegno dei soggetti chiamati ad autorizzare e controllare il rispetto delle norme, qualunque presa di posizione, per quanto legittima ed espressa con forza, è destinata a non produrre alcun effetto, se non quello di demotivare chi invece ancora opera nel rispetto delle regole, con attenzione per la qualità del servizio offerto al cliente e amore per il proprio lavoro”.

 

 

Categorie:  Pubblici esercizi
Fipe Mantova

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