Federmoda: niente boom delle vendite, saldi in linea con il 2013

23/07/2014

Federmoda: niente boom delle vendite, saldi in linea con il 2013

Grazie ai dati forniti in tutta Italia dalle Associazioni provinciali – Mantova inclusa – attraverso i questionari somministrati alle aziende, Federazione Moda Italia ha rilevato un lieve miglioramento delle vendite con un dato medio del +0,78% rispetto al 2013. Il 59% delle aziende ha riscontrato in questi primi quindici giorni un incremento o una stabilità degli incassi a fronte di un 41% che ha avuto un miglioramento rispetto allo stesso periodo del 2013. Lo scontrino medio da 92 euro dell’anno scorso è passato a 98 euro.
Per il Presidente di Federazione Moda Italia e Vice Presidente di Confcommercio Renato Borghi: “Il bilancio in questo momento non è definitivo ma è evidente che l’effervescenza degli acquisti si è raffreddata. Cosi come, ad una prima analisi, il bonus degli 80 euro non ha avuto quell’effetto di stimolo ai consumi che le imprese, soprattutto quelle del comparto della moda, si aspettavano. Le nostre rilevazioni, denotano le migliori performance dei centri e delle vie commerciali più importanti delle grandi città, mentre segnali di difficoltà arrivano dalle periferie e dai centri minori. Grande attenzione è prestata dai consumatori al Made in Italy ed alla qualità dei prodotti, con una forte attenzione alla composizione dei materiali ed alle etichette dei capi. Come sempre l’abbigliamento femminile è più venduto di quello maschile. Lo scontrino medio nazionale si aggira intorno ai 98 euro e i prodotti maggiormente richiesti sono t-shirt, maglie di cotone, pantaloni, prodotti mare, accessori, borse e pelletteria. Per gli acquisti più ‘impegnativi’ e per i capi-spalla, ossia abiti e completi, l’appuntamento sembra purtroppo di nuovo rimandato”.

Andamento dei consumi nel settore moda

In Italia l’andamento dei consumi nel comparto dell’abbigliamento, registra ormai da alcuni anni un calo significativo e inarrestabile. Nel 2012, la spesa per abbigliamento e calzature è diminuita dell’ 1,8% rispetto all’anno precedente, ancora più pesante la flessione nel 2013, pari a – 3,1%. Anche i primi mesi del 2014, come registrato anche dall’ultimo Indicatore dei Consumi Confcommercio, confermano la tendenza negativa di questi ultimi anni: a maggio il calo è dell’1,9% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.
Dai dati dell’Osservatorio Acquisti di CartaSi per Federazione Moda Italia registrati nel periodo gennaio-maggio 2014 emerge lo stesso andamento. Le spese effettuate dagli italiani, tramite carta di credito, nei negozi di abbigliamento, calzature, accessori, pelletterie, pelliccerie ed articoli sportivi, diminuiscono del 3,3% rispetto allo stesso periodo del 2013. E tutti i comparti, ad esclusione degli accessori moda, hanno registrato una forte diminuzione. In particolare, il settore più colpito e quello della pelletteria e valigeria con un -10,68%. Ecco il dettaglio dei settori:

Spese degli italiani con carta di credito nei negozi di moda nel periodo gennaio-maggio 2014 (Fonte: Osservatorio Acquisti CartaSi – Federazione Moda Italia – Confcommercio):

abbigliamento: -3,66%
calzature: -0,20%
accessori moda: 6,78%
Pelleterie e valigerie: -10,68%
articoli sportivi: -2,44%
pellicce: -5,96%
TOTALE:  -3,34%

A livello territoriale, gli acquisti relativi al comparto della moda, effettuati con carta di credito, hanno registrato un calo generalizzato, con poche eccezioni (Trentino Alto Adige, Emilia Romagna e Lombardia). Le riduzioni più rilevanti si sono rilevate soprattutto nelle regioni del Sud, dove il calo degli acquisti è stato di oltre il 10%, con punte che, come in Sardegna, sfiorano il 20%.

Abruzzo e Molise – 8,08%
Basilicata e Calabria – 13,64%
Campania – 11,70%
Emilia Romagna 0,52%
Friuli Venezia Giulia – 7,40%
Lazio – 6,84%
Liguria – 0,06%
Lombardia 0,48%
Marche – 1,66%
Piemonte e Valle d’Aosta – 3,10%
Puglia – 10,76%
Sardegna – 19,32%
Sicilia – 13,46%
Toscana – 6,72%
Trentino Alto Adige 6,76%
Umbria – 6,22%
Veneto – 0,34%
TOTALE – 3,34%

Nati-mortalità delle imprese del settore moda

La crisi e la riduzione delle vendite, nel corso degli anni, hanno inciso profondamente sulle imprese del settore. Il 2013 si è concluso con la chiusura in Italia di 12.334 aziende del dettaglio del settore moda (abbigliamento, pelletteria, calzature, tessuti per la casa ed articoli sportivi), a fronte delle sole 5.973 aziende che hanno aperto, con un saldo negativo di 6.361 imprese.
Il trend del I trimestre 2014 (gennaio/marzo 2014) non sembra invertire la tendenza della nati-mortalità delle nostre imprese rispetto al 2013. Le imprese attive al 31 marzo 2014 sono 130.493. Il saldo nati-mortalità registrato in questi soli 90 giorni d’inizio 2014 è stato di 2.050 aziende: quasi 23 negozi al giorno in meno.

 

Categorie:  Abbigliamento, calzature e pelletteria
Federmoda Mantova

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