Imposta di soggiorno, le richieste degli albergatori di Confcommercio Mantova per un'applicazione corretta ed equa del nuovo tributo

13/09/2017

Imposta di soggiorno, le richieste degli albergatori di Confcommercio Mantova per un'applicazione corretta ed equa del nuovo tributo

 

Positivo il primo incontro interlocutorio con il Comune sull’introduzione dell’imposta di soggiorno, svoltosi ieri in via Roma. Il giudizio è di Federalberghi-Confcommercio Mantova, che ha partecipato, con una delegazione, alla riunione: “Apprezziamo l’approccio di confronto e massima apertura tenuto dell’Amministrazione comunale – commenta il presidente Gianluca Bianchi – come abbiamo più volte avuto modo di rimarcare, da parte nostra non c’è alcuna chiusura ma solo la volontà di partecipare fattivamente sia alla fase di istituzione dell’imposta, sia, soprattutto, a quella di destinazione delle risorse. Dopo esserci confrontati con realtà a noi vicine e con gli operatori, abbiamo individuato alcuni criteri utili per un’applicazione equa e chiara del nuovo tributo”. Ecco le proposte dell’associazione: “Per evitare turbative del mercato l’imposta deve riguardare tutte le strutture ricettive, indipendentemente dalla loro tipologia, incluse le aree di sosta per i camper. Abbiamo chiesto, per quanto riguarda la destinazione delle risorse, che gli introiti siano vincolati in maniera stringente alla realizzazione di interventi in materia di turismo e di sostegno alle strutture ricettive. Non va dimenticato – sottolinea Bianchi - che la legge è così generica che molti comuni indirizzano parte del gettito derivante dall’imposta di soggiorno ad altre attività non strettamente legate al turismo. Abbiamo anche proposto l’esenzione per alcuni soggetti, come i minori, gli anziani, gli autisti di pullman, le guide e gli accompagnatori turistici, e l’esonero dopo un certo periodo di permanenza, per favorire il prolungamento del soggiorno. Inoltre occorre rimarcare il fatto che il gestore della struttura non deve essere in alcun modo considerato responsabile del mancato pagamento dell’imposta, né chiamato a versare al comune somme mai incassate (ad esempio nel caso in cui il clienti si rifiuti di pagare il corrispettivo). Vanno anche considerati i costi in capo all’imprenditore per la riscossione  dell’imposta (personale addetto, commissioni legate a pagamenti ecc). Infine – conclude il presidente degli albergatori – è utile che venga previsto un certo agio di tempo tra la delibera che introduce l’imposta di soggiorno e la sua entrata in vigore”.

Confcommercio Mantova ha avviato un confronto interno con i gestori delle strutture ricettive extraalberghiere, come bed and breakfast e case e appartamenti per vacanze, per arrivare al prossimo incontro con l’Amministrazione comunale con una proposta condivisa.

Sezioni territoriali:  Mantova

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