Secondo il Rapporto Confcommercio sulle Economie Territoriali e il Terziario di Mercato, nel 2012 il Pil del nostro Paese diminuirà del 2,8% e dello 0,3 nel 2013. I consumi delle famiglie, su cui si basa la sopravvivenza di larga parte del terziario, diminuiranno del 2,8% nel 2012 e dello 0,8 nel 2013. In questo scenario drammatico, una buona notizia c’è. Per quanto riguarda infatti il valore aggiunto reale procapite (un indicatore della ricchezza prodotta in un certo contesto economico) la nostra provincia, pur nella crisi globale, guadagna posizioni. Su 103 province, nel 2011 Mantova sale al 6 posto, dietro a Milano, Bolzano, Bologna, Aosta, Modena e davanti a Roma, Parma, Forlì, Trieste. Mediamente l’Italia ha perso un decimo della sua capacità procapite di produzione rispetto al 2007, cioè prima della crisi, e in nessuna regione i livelli di valore aggiunto reale procapite nel 2013 torneranno alla dimensione del 2007. “Questi dati – spiega il direttore di Confcommercio Mantova Nicola Dal Dosso – fotografano chiaramente la situazione di recessione in un cui versa il Paese. Occorre, fra le prime cose, proseguire decisi sulla strada della spending review ai fini del pareggio di bilancio; continuare il recupero di evasione ed elusione, e accelerare le dismissioni del patrimonio pubblico per abbattere lo stock del debito. Misure impopolari, certo, ma necessarie per il risanamento e la ripresa del nostro Paese”.
Rapporto sulle Economie Territoriali e il Terziario di Mercato