Cominciano a farsi concreti gli effetti della nomina di Mantova a Capitale della cultura 2016: a dirlo sono gli albergatori mantovani, soddisfatti per l’ottima presenza di turisti registrata in occasione del ponte dell’8 dicembre.

“I dati sono davvero ottimi - osserva Gianluca Bianchi, Presidente di Federalberghi Confcommercio Mantova, sigla che rappresenta la quasi totalità degli alberghi del centro storico -. Già dall’inizio del ponte gli hotel del centro storico sono pressoché al completo; soddisfacenti anche le prenotazioni nelle strutture alberghiere vicine alla città. Determinante, come ci dicono i nostri clienti, soprattutto gli italiani, è stata la nomina di Mantova a capitale italiana della cultura: una notizia che, grazie al notevole risalto mediatico, ha portato in molti a guardare con occhi nuovi e più curiosi la nostra città. Molte anche le riviste a larga diffusione che, inserendo Mantova tra le mete suggerite per il ponte dell’Immacolata, ci hanno reso un buon servizio. Da non sottovalutare anche il fatto che, con le sue piccole dimensioni, Mantova viene percepita come una città sicura, al riparo da attentati: in molti, vista l’allerta terrorismo che interessa non solo Parigi, ma anche Londra e altre capitali europee, si sentono più tranquilli e protetti in piccoli contesti come il nostro”.

“Oltre all’ottimo flusso di presenze, cresce anche la permanenza media, che ora tende alle due notti anziché una soltanto – aggiunge Bianchi -. La maggior parte della clientela, almeno il 75% è italiana; tra gli stranieri in testa restano i tedeschi, seguiti da austriaci e altri Paesi dell’Europa del Nord. L’unico dato negativo riguarda purtroppo i turisti francesi, che dopo i tragici fatti di Parigi si spostano meno. Per Mantova si tratta di una perdita consistente, dato che storicamente sono tra i visitatori più affezionati alla nostra città: nel 2014 rappresentavano il 13% degli arrivi”.