Il progetto di legge regionale sul turismo non sembra contenere regole concretamente efficaci per affrontare la lotta contro l’abusivismo e il sommerso che sta dilagando nelle città d’arte e nelle località a maggiore attrattività turistica: questo il primo giudizio di Confcommercio Mantova sulla riforma predisposta dalla Giunta regionale, in questi giorni allo studio degli operatori del settore turistico, alberghiero e della ristorazione. “La nuova regolamentazione, pur sforzandosi di mettere ordine nell’ormai variegata offerta turistica, presta pericolose aperture a forme di ricettività alternativa extralberghiera difficilmente controllabili con i mezzi di cui le amministrazioni pubbliche dispongono – spiega il Direttore Nicola Dal Dosso -. Ad esempio, continuare a riconoscere la natura non imprenditoriale ai B&B, anche nei casi di attività tutt’altro che occasionali, può agevolare e perpetuare l’abusivismo e la concorrenza sleale che ne deriva. Sia chiaro che gli albergatori non temono l’introduzione di altre forme di accoglienza turistica, purché esse garantiscano parità di condizioni e uguaglianza nelle regole soprattutto in nome della sicurezza, della qualità e del trattamento adeguato degli ospiti, che non dovrebbero vivere il territorio attraverso soluzioni improvvisate e solo apparentemente economiche”. “Inoltre il progetto di legge conferma la tassazione agevolata a favore di B&B, case per ferie, case vacanza e affittacamere: una stortura non più accettabile, che chiediamo di correggere applicando i medesimi parametri previsti per le attività alberghiere in materia di IMU, TARI e altri tributi. Siamo contrari anche alla possibilità per i bed&breakfast di somministrare agli ospiti il pranzo e la cena: riteniamo anzi che sarebbe opportuno, a tutela del cliente, prevedere anche per la sola somministrazione della prima colazione, l’obbligatorietà per gli operatori dell’abilitazione in materia igienico-sanitaria prevista dalla legge”. “Condividiamo invece – conclude Dal Dosso – il forte accento sul partenariato tra pubblico e privato per la valorizzazione turistica dei territori: come abbiamo più volte ribadito, riteniamo non più rinviabile l’istituzione di un’agenzia unica per la promozione. L’esperienza di Mantova Tourism è stata positiva, ma rischia di diventare superata, poiché più che un soggetto di ispirazione associativa oggi serve una struttura con una decisa vocazione imprenditoriale, in grado di agire con forza su un mercato sempre più competitivo”.
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