Saldi al via: 141 euro per abbigliamento, calzature e accessori. Spesa in linea con lo scorso anno

03/01/2019

Anche a Mantova, come in tutta Italia ad eccezione di Basilicata, Sicilia e Valle d’Aosta, sabato 5 gennaio inizieranno i saldi invernali, che per sessanta giorni consentiranno ghiotte occasioni di shopping. 

A ricordarlo è FederModaMantova, la categoria che rappresenta i commercianti del settore moda aderenti a Confcommercio. Questi saldi interesseranno oltre 15 milioni di famiglie, muoveranno in totale 5,1 miliardi di euro con una spesa media a famiglia di 325 euro, circa 141 euro pro capite.

Un rito collettivo, quello delle vendite di fine stagione, che muove migliaia di persone a caccia dell’affare, e che contribuisce a rianimare vie e centri dei nostri comuni. “Saranno saldi in linea con quelli dello scorso anno – commentano gli imprenditori del settore – ma serviranno a risvegliare i consumi, siamo ottimisti”.

“Le vendite di fine stagione rappresentano un momento molto importante per gli operatori del fashion retail, le maggiori entrate permettono infatti di affrontare con maggior serenità le prossime scadenze –aggiunge il direttore di Confcommercio Nicola Dal Dosso -. L’andamento dei consumi, anche nel mantovano, rimane fiacco, e gli imprenditori devono fare i conti con la concorrenza sleale del web e un carico fiscale eccessivo. Positivo l’aver evitato, grazie al nostro intervento, l’incremento dell’Iva al 24,2%, che avrebbe portato ad una riduzione della capacità di spesa delle famiglie e ad una conseguente ulteriore contrazione dei consumi. Occorre sempre di più perseguire l’obiettivo della parità di condizioni per tutte le diverse forme che operano sul mercato, sia tradizionali che innovative, rafforzando ulteriormente l’impegno che il Parlamento ha già assunto con l’istituzione della web tax, che colpirà finalmente anche i colossi del web come Amazon e Google. Stesso mercato, stesse regole.”

Per il corretto acquisto degli articoli in saldo, Federmoda ricorda alcuni principi di base:

1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme. In questo caso scatta l'obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.
2. Prova dei capi: non c'è obbligo. E' rimesso alla discrezionalità del negoziante.
3. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso.
4. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale. I prodotti in saldo devono essere separati da quelli eventualmente posti in vendita a prezzo normale (se ciò non è possibile, cartelli o altri mezzi devono fornire al consumatore informazioni inequivocabili).

Per certificare la qualità dei saldi offerti, anche quest’anno gli imprenditori di FederModaMantova aderiscono all’iniziativa nazionale ‘Saldi Chiari’, impegnandosi ad osservare determinati requisiti a garanzia del consumatore, contenuti in un apposito decalogo. Tra questi, oltre al rispetto della normativa in materia di saldi, vi è l’impegno a cambiare i capi della taglia sbagliata o, se non disponibile, a rilasciare un buono di pari importo, consentire la prova dei capi, garantire lo stesso prezzo in tutti i punti vendita della stessa catena, informare il cliente dei costi di sartoria o riparazioni eventualmente a suo carico. Le attività aderenti all’iniziativa ‘Saldi Chiari’ saranno riconoscibili dalla relativa locandina esposta in negozio. 
 
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