Confcommercio ricorda l'importanza di una puntuale gestione della propria casella di posta elettronica certificata (PEC), che ogni azienda ha l'obbligo di attivare e che viene resa pubblica presso la Camera di Commercio di iscrizione.
La maggior parte degli enti, infatti, si rivolge alle realtà economiche a mezzo PEC per la quasi totalità delle spedizioni e si stanno verificando irrogazioni di sanzioni per il mancato riscontro a richieste inviate attraverso la posta elettronica certificata.
Gli indirizzi PEC utilizzati sono quelli presenti negli elenchi previsti dalla legge che appaiono in visura camerale.L’invio di una comunicazione tramite PEC è equiparato ad una raccomandata postale con avviso di ricevimento.
E' indispensabile quindi configurare la posta elettronica certificata in modo corretto e verificare con regolarità l’eventuale presenza di messaggi. Trascurare la PEC potrebbe infatti costare molto caro in tutti i casi in cui un atto – notificato via PEC - diventi definitivo per mancata impugnazione. Potrebbe accadere infatti di venire ad effettiva conoscenza soltanto nella fase esecutiva di un proprio debito tributario, quando ormai è troppo tardi per qualsiasi eventuale contestazione. Una PEC trascurata farebbe infatti diventare definitivo l’atto per mancata impugnazione, a prescindere dalle eventuali buone ragioni del contribuente.
Confcommercio mette a disposizione delle imprese un servizio dedicato di gestione della propria casella di posta elettronica certificata (Info: 0376 231234/216).