E’ un momento molto difficile quello che stanno vivendo le attività che operano nella ristorazione (ristoranti, pizzerie, trattorie, bar). Secondo i dati forniti dalla Federazione Italiana Pubblici Esercizi che fa capo a Confcommercio, infatti, in Lombardia (prima regione per presenza di imprese del settore con una quota sul totale nazionale pari al 15%) nel 2011 il saldo tra attività avviate e cessate è negativo per oltre 500 unità (-556 imprese). A livello regionale il settore della ristorazione ha perso 1,19 imprese ogni 100 attive. “Sono dati molto preoccupanti – commenta il presidente di Fipe Mantova Giampietro Ferri – il comparto della ristorazione rimane molto fragile a causa della crisi e del calo dei consumi. Si tratta di dati doppiamente negativi perché riguardano un settore, quello dei pubblici esercizi, che ha sempre fornito valori incrementali del tessuto imprenditoriale e che è rimasto uno dei pochi in grado di generare nuova occupazione soprattutto a favore di giovani e donne”. Andando nel dettaglio, nella nostra regione nel 2011 il comparto bar ha registrato un saldo negativo tra le attività avviate e cessate di –326 imprese, mentre quello della ristorazione tout court è sceso a quota -219 unità. “In una provincia come la nostra con una tradizione culinaria di grande spessore fama e con una vocazione turistica ancora da sfruttare – commenta Ferri – il pubblico esercizio rappresenta il connubio tra cultura gastronomica e cultura dell’accoglienza. Un biglietto da visita importantissimo per il Mantova”. Come dire, la situazione del comparto ristorazione non riguarda unicamente una categoria economica, ma ha ricadute anche su tutto il territorio.
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