No alle aperture indiscriminate durante le feste: a ribadirlo è Confcommercio Mantova, alla vigilia delle numerose festività previste dal calendario da Pasqua sino al 2 giugno.

“Da sempre chiediamo di limitare le aperture domenicali e festive di negozi e centri commerciali: non è certo tenendo aperto sempre, in sfregio alle feste e ai giorni di riposo, che si aumentano i fatturati – sottolinea il Direttore di Confcommercio Mantova Nicola Dal Dosso -. La corsa a restare aperti a ogni costo privilegia solo le grandi realtà distributive: per le aziende che cercano di competere su questo fronte coi centri commerciali la battaglia è persa in partenza, perché l’aumento dei costi non viene sufficientemente compensato dall’incremento delle vendite. E poi c’è il tema della conciliazione dei tempi di vita e di lavoro sia per i lavoratori che per gli imprenditori: un valore prezioso che, a nostro avviso, non va compromesso”.

“Purtroppo questo è il risultato di una liberalizzazione selvaggia degli orari che non ha eguali nel resto d’Europa, dove festività e domeniche sono rispettate e i negozi restano chiusi: il tempo ha dimostrato che l’assenza di regole non ha certo rilanciato i consumi, ma anzi ha penalizzato i centri storici a favore delle grandi strutture commerciali, svuotandoli progressivamente. Per questo, riteniamo proprio che, se libertà di aprire deve essere, questa venga concessa principalmente ai piccoli esercizi dei centri storici in modo da incrementare l’attrattività turistica delle nostre città: proprio come era riuscita ad ottenere Confcommercio con l’accordo siglato con Regione Lombardia per calmierare le aperture, lasciando la discrezionalità di aprire alle piccole realtà. Poi a livello nazionale si è scelta la strada della liberalizzazione totale delle aperture: un’apparente modernità di cui sono in molti a pagare il prezzo”.